Sono stati tre gli argomenti principali affrontati dal primo ministro Edi Rama nel suo discorso davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
In primis, il lavoro svolto dall’Albania per raggiungere gli obiettivi globali, per poi passare all’invito alla Serbia nel riconoscere il Kosovo e, infine, l’allargamento dell’Unione Europea nei Balcani occidentali come unica forma – secondo Rama – per garantire la stabilità nella regione.
Kosovo e Serbia
Il premier albanese ha invitato la Serbia a riconoscere l’indipendenza del Kosovo, a staccarsi dal passato e a creare una nuova pagina di storia, criticando anche l’Unione Europea per non aver dato l’ok alla liberalizzazione dei visti per il Kosovo:
“Cara Serbia, l’indipendenza del Kosovo è irreversibile. Non vivete più nella storia ma fate la storia per voi e per il mondo arrivando alla realtà.
E’ importante che il Kosovo abbia l’opportunità di entrare a far parte di organizzazioni internazionali nelle quali ogni paese sovrano ha il diritto di partecipare. La mia sincera speranza è che i Balcani occidentali possano staccarsi dal paese e offrire un futuro senza dipendenze.
Non è giustificabile il fatto che il Kosovo con 2 milioni di abitanti rimanga l’unico paese in cui la popolazione è ancora isolata. Dal 2014 oltre 100 milioni di persone sono state aggiunte a quella comunità che può entrare nell’UE senza visto, come è possibile che la stessa UE tenga in ostaggio 2 milioni di persone. Cara UE, che si fermi questa assurdità.” – ha dichiarato Rama.
L’integrazione europea dell’Albania
Per quanto riguarda l’integrazione europea dell’Albania, invece, il primo ministro ha affermato che la stabilità nella regione è garantita dalla prospettiva europea e che, a suo parere, sarebbe la decisione più saggia che l’UE possa prendere per sé stessa:
“In questo senso, vorrei anche sottolineare che la stabilità, la sicurezza, la prosperità e la democrazia della regione possono essere garantite solo da una prospettiva europea.
E per questo, una risposta positiva sull’apertura dei negoziati ufficiali di adesione con Albania e Macedonia del Nord, sarebbe non solo una ricompensa per i sforzi fatti dai due paesi ma anche strategicamente la scelta più saggia che l’UE possa prendere per l’UE stessa.”- ha aggiunto Rama.