Il Ministro delle Infrastrutture e dell’Energia d’Albania, Belinda Ballaku, ha confermato che saranno depositati 7680 megawattora, chiedendone la restituzione entro l’estate, senza alcun addebito di costo per il Kosovo.
“Abbiamo convocato gli specialisti e tutte le risorse umane del Ministero delle Infrastrutture e dell’Energia, con gli esperti dell’Ente di fornitura elettrica, al fine di trovare una soluzione. Siamo, così, giunti a un accordo con i vertici della Kosovo Power Corporation, riuscendo a fornire 3600 MWh per il 31 Dicembre e 4080 MWh per il 1 Gennaio, per un totale di 7680 MWh, in forma di deposito, quindi senza costi aggiuntivi per il Kosovo, da restituire all’Albania entro la stagione estiva”, ha affermato Ballaku.
Il Primo Ministro Edi Rama, un giorno fa, aveva pubblicato un messaggio su Twitter:
“Sto seguendo con preoccupazione la grave crisi energetica che ha colpito il Kosovo e per questo, oggi ho chiesto al Ministero dell’Energia di valutare tutte le possibilità di assistenza al governo, affinché alle famiglie non manchi l’elettricità nei due giorni dei festeggiamenti popolari del Capodanno! L’Albania, in realtà, non ha la possibilità di proteggere le famiglie e le piccole imprese dalla furiosa ondata di crisi energetica che sta minacciando diversi Paesi, ma nelle grandi festività e gioie popolari come il Capodanno, non possiamo non condividere quello che abbiamo con il Kosovo, proprio come stiamo facendo.”
Il Paese si trova a dover fronteggiare la peggiore crisi energetica di sempre. È da 10 anni che nel Paese non si verificano blackout sistematici, ma ciò non toglie che le due centrali termoelettriche, Kosova A e Kosova B, sono vecchie e in cattive condizioni e potrebbero costituire la causa principale di una tale grave mancanza.